S.I.P.G. Società Italiana Psicoterapia Gestalt

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LIBRI & SEGNALAZIONI
 

NOVITA' EDITORIALE in ambito internazionale
Studies in Gestalt Therapy: Dialogical Bridges

 

“Oggi, mentre le comunità di tutto il mondo affrontano le incertezze del quotidiano, il mondo della psicoterapia sta riscoprendo al proprio interno paradigmi di dialogo e di interconnessione nonostante spesso utilizzi il linguaggio teorico di approcci diversi. In questo nuovo gioco di figure e di sfondi, i temi tradizionali – corpo/mente, conscio/inconscio, razionale/irrazionale, individuale/sociale, teorico/pratico, esperienza/interpretazione e personale/politico – vengono rivisti alla luce della attuale ricerca scientifica e fenomenologica e delle prospettive relazionali. Un tempo sola su questo fronte di novità, la psicoterapia della Gestalt si trova oggi affiancata ad altre psicoterapie contemporanee. Questa rivista è volta ad esplorare lo sviluppo della psicoterapia della Gestalt attraverso ponti di dialogo tra Gestalt Therapy e altri approcci psicoterapeutici. Noi crediamo che la nostra comprensione e la nostra pratica della Gestalt potranno crescere grazie a questa avventura di contatto”. 

N°1, Vol.1, 2007
Self and Intersubjectivity

In this issue:

A dialogue on Self and Subjectivity

On the occasion of the New York Institute for Gestalt Therapy’s Fiftieth Anniversary: speeking to our history – a keynote address
Self-regulation of the therapeutic relationship from Constructivist and Gestalt Therapy perspectives: a transcribed experiment

... and more.

Vai al sito della rivista

E' in uscita a gennaio 2007 il primo numero della nuova rivista internazionale (in lingua inglese), nata dallo scambio scientifico tra il New York Institute for Gestalt Therapy,  l'Istituto di Gestalt HCC e il Zentrum für Gestalttherapie di Würzburg (Germania), con l'intento di creare dialoghi scientifici e clinici (1) tra la psicoterapia della Gestalt e altri approcci contemporanei e (2) tra le origini del nostro approccio e il pensiero filosofico attuale e i problemi clinici attuali.

 Direttori:

Dan Bloom (New York), Margherita Spagnuolo Lobb (Italia) e Frank-M. Staemmler (Germania).

Team editoriale:

Philip Brownell, Eva Fischer, Gianni Francesetti, Ruella Frank, Carl Hodges, Karen Humphrey, Lynne Jacobs, Sergio La Rosa,
Richard Kitzler, Perry Klepner, Burt Lazarin, Philip Lichtenberg, Brian O’Neil, Malcolm Parlett, Peter Phippson, Jean-Marie Robine,
Carmen Vasquez-Bandin, Eric Werthmann, Gordon Wheeler, Gary Jontef and Lee Zevy
 

 

Abbonamento annuale (due numeri): 50 euro (comprese spese di spedizione)
Per informazioni e sottoscrizione dell’abbonamento: www.studies-in-gestalt.it
Per contattare gli editori:
Dan Bloom, danbloom@newyorkgestalt.com
Margherita Spagnuolo Lobb, training@gestalt.it
Frank-M Staemmler,
z.f.g@t-online.de

 

 

 

Quaderni di Gestalt

L'Istituto di Gestalt H.C.C pubblica dal 1985 semestralmente la rivista Quaderni di Gestalt.
E’ possibile consultare l’indice dei numeri arretrati e acquistarli sul sito  www.gestalt.it

Per abbonarti o inviare proposte di pubblicazione: Ufficio Editoriale, via S. Sebastiano, 38- 96100 Siracusa (Italia); fax +39-931-483646, e-mail: studies@gestalt.it

E' in stampa il numero 36-41 dei Quaderni di Gestalt
Vi anticipiamo i contenuti:

Editoriale
Margherita Spagnuolo Lobb

RELAZIONI

L’esperienza del morire come ultimo importante atto del vivere umano.
Manuela Partinico, Elisabetta Conte e Maria Mione

Il sentimento di gratitudine alla fine di un percorso psicoterapico.

Tra analisi kleiniana e psicoterapia della gestalt
Teresa Borino e Viviana Polizzi

Teoria evolutiva e pazienti gravi in psicoterapia della Gestalt. Il caso di Giulia.

Barbara Buonomo e  Giovanna  Giordano

 

INTERVISTE
Affrontare la morte.
Daan van Praag intervistato da Malcolm Parlett

 

TESTIMONIANZE
Vivere con il morire.
Ken Evans

La morte, per esempio….
Anna Fabbrini

DIALOGHI
Presenza e attualità dell’approccio gestaltico-olistico alla malattia.
Adriana Schnake

RACCONTI DALL’ESTERO
Short history of Gestalt therapy in Russia
Natasha Khlomov

 

CONGRESSI
EAGT, Praga, settembre 2004
Messico, Mexico City, Querétaro, febbraio 2005
FIAP, Siracusa, aprile 2005
NVAGT, Amsterdam settembre 2005

 

RECENSIONI

NOTA: Se qualcuno di voi volesse partecipare alla descrizione dei congressi su indicati, può mandare un messaggio a training@gestalt.it

Il numero 41-42 della rivista, in uscita il prossimo anno, sarà dedicato a "Psicoanalisi e Gestalt therapy"
 

 

SPAGNUOLO LOBB/AMENDT-LYON (Eds.)
Creative License.
The Art of Gestalt Therapy

pubblicato da Springer/Vienna, New York nel 2003

Il libro rivisita il concetto di creatività e adattamento creativo in psicoterapia della Gestalt in 22 capitoli scritti dai più autorevoli gestaltisti in ambito internazionale. Il ruolo della creatività viene esplorato nei suoi risvolti pragmatici e teorici e gli autori offrono inediti contributi che consentono non solo un nuovo sguardo alla ricchezza della nostra storia e del nostro testo fondativo, ma anche un confronto vivace con altre prospettive psicoterapeutiche e filosofiche contemporanee.

Il libro è ora disponibile anche nella traduzione tedesca

SPAGNUOLO LOBB/AMENDT-LYON (Hrsg.), Die Kunst der Gestalttherapie, Springer: Vien, New York, 2006

e nella traduzione francese, dal titolo

SPAGNUOLO LOBB/AMENDT-LYON (Ed.), Permis de Créer: L'art de la Gestalt-thérapie (ISBN: 978 2 913706 37 1), L'Exprimerie, Bordeaux, 2006 

Di prossima pubblicazione anche la traduzione italiana

SPAGNUOLO LOBB/AMENDT-LYON (a cura di), Il permesso di creare. L'arte della psicoterapia della Gestalt, Angeli, Milano, 2006

 

James W. Barron (a cura di)
Dare un senso alla diagnosi
R. Cortina, 2005, Euro 35


Il DSM, nelle varie edizioni che si sono susseguite dalla sua prima stesura nel 1951, è diventato il riferimento principale per quanto riguarda la classificazione e la diagnosi dei cosiddetti “disturbi mentali”. Si tratta di uno strumento discusso e controverso sia da parte dei ricercatori che, ancor di più, dei clinici.

Il libro raccoglie i contributi di vari autori (ricercatori, psichiatri, psicoanalisti, terapeuti della famiglia) che discutono e criticano i principi, le basi, le procedure del manuale cercando di metterne in luce i limiti e i vantaggi. L’utilità e la validità del “sistema DSM” è sottoposta al vaglio critico dei vari autori, alcuni dei quali si collocano a favore di un approccio diagnostico che tenga più conto della soggettività del paziente, del continuum dell’esperienza, della storia evolutiva, delle relazioni interpersonali e persino del vissuto controtransferale del terapeuta. Questa critica, anche se presenta punti di vista sistemici e che sostengono un approccio dimensionale e complesso, origina per lo più da una prospettiva teorica psicodinamica e psicoanalitica.

Il merito del testo è di offrire al lettore questo vivace dibattito dando l’occasione di approfondire criticamente i vari aspetti problematici della classificazione del DSM, prospettiva utile proprio laddove una distanza a priori rischia di essere preconcetta e poco argomentata, se non anche ideologica.

Al di là dell’utilità o della validità del DSM, resta l’importanza di riflettere sulla complessità dei temi legati alla diagnosi e alla psicopatologia: anche noi gestaltisti, che siamo stati capaci di evidenziare più di altri le trappole e i paradossi dell’astrazione diagnostica e della classificazione nomotetica, non possiamo eludere questo dibattito, se non altro per collocarci dialetticamente rispetto ad esso.

G.F.

 

 

 

Laura Perls e Gestalt Therapy

Si tratta di un documentario di 90 minuti, prodotto in lingua tedesca e ora disponibile anche nella versione inglese,  realizzato da Christof Weber e Wolf Linder del Deutsche Vereinigung fur Gestalttherapie e. V. sulla vita e sul lavoro di Laura Perls.

Laura Perls, co-fondatrice della Psicoterapia della Gestalt, ha influenzato profondamente lo sviluppo di questo approccio fino ad oggi. Il film è stato realizzato in occasione del centenario della nascita di Laura Perls (1905-1990).

Attraverso documenti storici e interviste con contemporanei, il documentario illustra la sua vita  e riconosce il determinante contributo di Laura alla nascita e allo sviluppo della Gestalt Therapy. Vengono inoltre presentati esempi clinici e commenti da parte di Laura e Fritz Perls e di loro allievi riguardanti i principi della psicoterapia della Gestalt e i suoi rapporti con la psicoanalisi.

Il dvd, che costa 35 euro + spese di spedizione, può essere richiesto a:info@dvg-gestalt.de

 

 

 

Giovanni Stanghellini

Psicopatologia del senso comune

Raffaello Cortina editore
Milano, 2006 - euro 22

Questo libro di  Giovanni Stanghellini propone una lettura inedita e molto interessante della psicopatologia della schizofrenia e della psicosi maniaco-depressiva a partire da una dichiarata e feconda contaminazione fra sapere filosofico e sapere psicopatologico. Ma il lavoro è anche attentamente sostenuto dall’integrazione dei recenti sviluppi delle neuroscienze, dell’infant research e della psicoterapia.

Lo studio, di taglio chiaramente fenomenologico,  prende le mosse da una rivisitazione critica ed accurata delle prospettive psicopatologiche sulla psicosi nella storia della psichiatria. La traccia seguita dall’autore, e in linea con la tradizione della psichiatria fenomenologia, è che la psicosi sia lo scacco del soggetto come essere sociale. L’analisi di questo “essere sociale” portata avanti nel testo mette in relazione, in particolare, il concetto di senso comune, koine aisthesis, di Aristotele con il funzionamento dei neuroni mirror e con la prospettiva dell’intersogettività di Stern. Il senso comune che l’autore identifica come fondamento del poter-essere-sociali (e quindi non psicotici) è una percezione diretta, pre-cognitiva, corporea e incarnata dell’altro e di sé sulla quale si basa la sintonizzazione reciproca e ogni possibilità comunicativa. E’ questo “senso comune” che risulta essere profondamente disturbato nell’esperienza psicotica schizofrenica e maniaco depressiva. Il libro tratta del vissuto soggettivo di queste due esperienze psicotiche mettendone in luce le specificità e le differenze: “le persone vulnerabili alle schizofrenie sono debolmente ancorate al senso comune, mentre quelle vulnerabili alle psicosi maniaco-depressive sono pesantemente incagliate ad esso”.

Si tratta di un incrocio di prospettive con il quale è estremamente interessante confrontare e situare la nostra prospettiva gestaltica: il dialogo con queste linee di riflessione e ricerca non può che confermare e rafforzare la nostra definizione teorica e la nostra phronesis clinica. La linea di ricerca che Stanghellini ci propone nel suo libro può dare un significativo sostegno al nostro sforzo di mantenere il discorso psicopatologico sempre sul filo della relazione e dell’intersoggettività cercando di evitare di considerare il malessere come un attributo dell’individuo, ma rimandandolo sempre alla relazione. Sforzo difficilissimo per i limiti stessi del nostro linguaggio cartesiano e sempre in bilico perché la semplificazione indotta dalla prospettiva individuale e intrapsichica ci attrae e nello stesso tempo ci sottrae dal gioco angosciante e paradossale del sintonizzarci con l’in-sintonizzabile.

 

 

 

La Società Italiana Psicoterapia della Gestalt è una associazione di professionisti senza scopo di lucro

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WebMaster: Marco Lobb