S.I.P.G. Società Italiana Psicoterapia Gestalt

Newsletter Sipg.it - Numero 4

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SEGNALAZIONI&RECENSIONI

 

GIUSEPPE SAMPOGNARO
scrivere l’indicibile
la scrittura creativa in psicoterapia della gestalt

Franco Angeli 2008
Euro 15

Il libro di G. Sampognaro è un’opera scritta non solo da un addetto ai lavori (l’autore è psicologo, psicoterapeuta della Gestalt) ma è il frutto di una esperienza decennale e di una tecnica affinata da uno scrittore  che crede nel potere terapeutico della scrittura.

 Il testo è suddiviso sostanzialmente  in tre parti. Una prima parte in cui si parla della scrittura come atto creativo e viene introdotto il concetto di scrittura come strumento di cura.

Una seconda parte nella quale si descrivono i blocchi che impediscono il fluire di tale processo creativo.

 Nella parte finale vengono descritte le modalità per superare il blocco.

C’è un ultimo capitolo dedicato alla scrittura in gruppo. Come lo stesso autore sottolinea, non vengono suggerite tecniche tout court , ma viene proposto uno schema di lavoro nell’ambito di un gruppo.

 Il filo conduttore del libro è il ciclo di contatto e le modalità con cui si interrompe la spontaneità al contatto. Questi due concetti, cardine nella psicoterapia della Gestalt, vengono perfettamente adattati al processo dello scrivere. Chi si appresta a scrivere sente un bisogno che emerge dallo sfondo, si orienta, scrive (contatto pieno), ha soddisfatto il suo bisogno di comunicare, si ritira in maniera sana dal contatto. E così come avviene in tutte le altre modalità di fare contatto, anche il processo dello scrivere può andare incontro a dei blocchi.

Altro parallelo che l’autore crea è tra scrittura e terapia. Utilizzando sempre il paradigma del ciclo di contatto, spiega come la scrittura  è indicativa dello stile relazionale del pz e che la stessa può essere sostegno al contatto. L’autore più volte sottolinea come, lo scrivere non equivale al parlare e che non può sostituire l’atto verbale.

In ultimo, ma non per questo meno importante, da sottolineare la chiarezza espositiva. Il testo, che di fatto è un manuale di scrittura creativa, contiene la scorrevolezza della narrativa, anche grazie ai tanti esempi  clinici che l’autore riporta. Talvolta le ferite sono così profonde, che anche il solo sentire la propria voce che ne parla  può essere insopportabile. Scrivere, forse può favorire la comprensione e l’integrazione del  dolore nel romanzo della nostra vita.

 

Maria Luisa Grech

 Istituto di Gestalt HCC, Siracusa

 

 

marialuisa grech
prove di volo

 Il Filo, Roma 2008

 

Con la sua opera prima Marialuisa Grech – trent’anni, catanese, psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt – utilizza la metafora del volo per tracciare il percorso di vita della protagonista. Arianna è una ragazza in bilico tra un rapporto di coppia insoddisfacente e una parallela storia clandestina che presto si rivelerà un vicolo cieco; una famiglia ambivalente nel dare e nel pretendere sostegno; un lavoro part time che fa da scenario alla sua segreta relazione amorosa tanto appassionata quanto frustrante. Arianna riuscirà a spiccare il volo quando si abbandonerà alla novità sconvolgente di una maternità non programmata, trovando l’energia e il coraggio sufficienti ad affrontare da sola la prova fondamentale della sua giovane vita.

Il valore del romanzo, da cui traspare la sensibilità terapeutica dell’Autrice, sta nell’accattivante intreccio tra elementi espressivi poetici e ironici. Attraverso una scrittura lieve e attuale, Marialuisa Grech riesce a fotografare il crocevia di una esistenza femminile nella delicata fase dello svincolo. Lo fa con uno stile sobrio e vivace, che appassiona il lettore a cui affida l’intrigante compito creativo di completare il non detto, decifrare gli umori dei personaggi, definire la conclusione (volutamente rimasta aperta). Proprio come fa il vero terapeuta, che non dà risposte preconfezionate ma pone domande stimolanti, che spalancano nuovi orizzonti di consapevolezza.

                                                                                                                       

Giuseppe Zampognaro 

Istituto di Gestalt HCC, Siracusa

 

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